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La personale dell’Architetto Decio Zoffoli si propone come mezzo di divulgazione dell’intrinseco desiderio di rilevare innanzitutto una innata dote artistica ravvisabile nella maestria del modellare e nell’ingegnosa peculiarità nel comporre. Nella mostra vengono inoltre trattate le tematiche legate al recupero dei materiali poveri e di scarto, al fine di dare loro un nuovo utilizzo grazie al processo artistico messo in atto.

C’è infine la volontà di risarcire una rispettabilità per tutta quella materia che a livello sociale ricopre un’ importanza indispensabile ma che gode di marginale considerazione. Esemplare è la produzione di opere in cemento, materiale che poco si presta al modellato manuale, ma ben si dispone per un’utilità sociale ai fini costruttivi. La maggior parte delle costruzioni edili sono composte di ferro e cemento, ma pochi individui sanno coglierne il reale valore, ossia quello di accogliere e proteggere ogni individuo. Questi sono i principi che determinano la poetica di Decio Zoffoli e la diffusione in termini di pubblica fruibilità delle sue opere, stanno alla base di questa iniziativa.